TERAPIE NATURALI (seconda parte)

FITOTERAPIA: L’uso delle piante per guarire malattie e disfunzioni è antichissimo e, in parte, rientra nel programma della naturopatia; tuttavia, la moderna fitoterapia non è tanto una terapia empirica nè alternativa, bensì una medicina che si serve di una metologia scientifica e molto attuale.
CHE COS’E’: è un sistema di cura che cerca di stimolare il corpo a guarire, prescrivendo rimedi a base di erbe, fatti su misura per il singolo paziente. La moderna fitoterapia sfrutta la conoscenza della composizione chimica delle piante per impiegarne le attività farmacologiche, tossicologiche e cliniche. Almeno lametà dei farmaci di sintesi, infatti, è nata copiando le molecole naturali. Ai rimedi della tradizione popolare, come infusi, decotti e vini medicati, la fitoterapia moderna affianca i fitoderivati, come estratti in compresse, tinture madri, gemmoderivati.
COME FUNZIONA: Sfrutta i principi attivi contenuti nelle piante per agire sulle cause dei disturbi. La pianta è considerata come un organismo vivente, le cui proprietà sono più attive quando le diverse parti vengono usate insieme; le sostanze attive, quindi, non vengono isolate dalle piante, come avviene nella preparazione dei farmaci convenzionali, ma utilizzate secondo il principio della “sinergia”. Questo comporta molti vantaggi poichè da una sola pianta si ottengono molti benefici. Inoltre , mentre i principi attivi estratti chimicamente risultano spesso troppo aggressivi per certe parti dell’organismo, le piante hanno in sè la capacità di tamponare gli effetti negativi.
CHE COSA CURA: l’alto livello di specializzazione raggiunto oggi dalla fitoterapia consente di agire efficacemente nei confronti di malattie acute e croniche. Alcuni preparati hanno proprietà antibiotiche, altri affrontano bene le allergie o la cellulite, hanno successo anche nella cura di malattie dell’apparato respiratorio, del sistema nervoso o della pelle. E’ utile anche per malattie croniche; infatti se prescritta correttamente può spesso sostituire i più potenti farmaci di sintesi senza provocare alcun effetto collaterale.
LA VISITA: si basa sull’ascolto della storia clinica del paziente e dei suoi disturbi, sull’esame obbiettivo e sul tipo di vita condotto. Spesso il fitoterapeuta è un medico o un naturopata.
LA CURA E L’AUTOCURA: nonostante la loro immagine “naturale” va ricordato che le erbe non sono rimedi innocui, ma hanno un potere farmacologico in certi casi anche tossico. I fitoterapici sono piante preparate in vari modi e presenti sul mercato oltre che come erbe essiccate, in forma di estratti liquidi, capsule, sciroppi, unguenti eccetera.
A CHI RIVOLGERSI: la fitoterapia viene praticata sia da naturopati sia da medici che abbiano seguito corsi di approfondimento; esistono poi anche terapeuti che, senza essere medici nè naturopati, operano con le erbe. Erboristi e farmacisti non possono fare diagnosi, fatevi prescrivere i rimedi solo da fitoterapeuti competenti e seguite accuratamente le loro indicazioni.

OMEOPATIA: sono oltre 5 milioni gli italiani che si curano omeopaticamente ed il mercato delle medicine omeopatiche è in costante crescita. In Gran Bretagna, Francia, Germania ed Olanda il numero dei seguaci è ancora superiore. Nata nel 1810, già nel 1839 re carlo Alberto inaugurò la prima farmacia omeopatica ed in quell’epoca esistevano nel nostro paese ben 200 medici e 2 ospedali specializzati. Nel tempo l’omeopatia ha dato vita a diverse scuole, le principali sono: l’unicismo, il pluralismo, l’omotossicologia, che si differenziano per l’approccio al paziente, ma soprattutto per il fatto di ricorrere a rimedi di diverso genere. L’antroposofia, invece, ha avuto uno sviluppo autonomo, sia sul piano della ricerca teorica educativa, medica e scientifica, che su quello dei rimedi ed oggi rqppresenta una scuola a sè stante.
CHE COS’E’: a differenza della medicina di stato, che cura la malattia combattendo attivamente l’agente esterno responsabile della patologia, l’omeopatia non mira a fare sparire i sintomi, ma a fare reagire il corpo. Per ottenere questo risultato, l’omeopatia impiega, in dosi estremamente diluite, principi “simili” a quelli della malatia, cioè che possono provocare in una persona sana gli stessi sintomi che alleviano nel malato.
COME FUNZIONA: a differenza della “medicina dei contrari” (quella di stato) che usa l’anti-piretico contro la febbre, l’anti-biotico contro i batteri e così via, l’omeopatia considera i sintomi come manifestazioni di un processo dinamico, attraverso il quale la persona mette alla prova la propria capacità di guarire. Il rimedio risiede nella sostanza, di origine vegetale, animale o minerale, che sostiene la capacità di autoguarigione del corpo. La cura deve risalire alle origini della malattia.
CHE COSA CURA: è molto efficace per le malattie croniche (emicranie, disturbi digestivi, problemi mestruali, insonnie) e per quelle di origine psicosomatica. Dà buoni risultati anche contro le allergie (eczemi, raffreddori da fieno, asma), rafforza l’organismo in caso di infezioni ricorrenti (tonsilliti, otiti, vaginiti, influenze) e, dato che non usa principi tossici, è indicata per bambini piccoli e donne in gravidanza. I rimedi omeopatici possono sostituire egregiamente analgesici, tranquillanti, antinfiammatori, ricostituenti e molti altri tipi di medicinali correnti senza dare effetti collaterali. LA VISITA: uno dei pezzi forti dell’omeopatia è il cosiddetto “interrogatorio”, cioè un colloquio approfondito in cui il medico cerca di capire tutti i dettagli dei sintomi, ma anche di “inquadrare” il paziente, ponendogli domande apparentemente curiose (dove suda, come dorme, se piange spesso e così via), ma finalizzate a prescrivere il rimedio più appropriato. Per la diagnosi l’omeopatia si appoggia anche a un minuzioso esame obiettivo, che può comprendere l’esame della lingua e delle unghie, nonchè spesso ai comuni esami di laboratorio medico. Tutti i medici danno molta importanza alla componente psicologica della malattia, conducono un accurato interrogatorio e si sforzano di individualizzare al massimo la terapia,. Una cura omeopatica, se azzeccata, dà risultati in tempi brevi, a meno che non si tratti di malattie croniche.
LA CURA E L’AUTOCURA: la farmacopea omepatica oggi conta decine di migliaia di specialità, per molte delle quali è stata confermata l’efficacia terapeutica non solo nella pratica ma anche in studi scientifici convenzionali. I prodotti omeopatici devono essere prescritti da medici e sono venduti esclusivamente in farmacia. E’ possibile curarsi da soli? I farmaci omeopatici si prestano solo in parte all’autocura.
A CHI RIVOLGERSI: Per legge l’omeopata deve essere un medico e, in genere, ha seguito corsi di specializzazione. Per avere nominativi di medici ci si può rivolgere alle associazioni.

NUTRIZIONE: vitamine, sali minerali ed altri supplementi alimentari, comunemente definiti “integratori”, fanno ormai parte delle abitudini quotidiane di moltissime persone, ma non tutti sanno che questi prodotti fanno riferimento ad una disciplina ben precisa: quella della nutrizione. Le conoscenze moderne confermano lo stretto legame tra corretta alimentazione e buon stato di salute. Scopo della nutrizione è individuare gli squilibri dietetici e correggere carenze o eccessi vitaminico minerali per risolvere disturbi cronici.
CHE COS’E’: le principali specialità della nutrizione sono la nutrizione ortomolecolare, l’oligoterapia e l’ecologia clinica. La nutrizione ortomolecolare studia il ruolo delle vitamine e dei minerali nell’organismo. Le condizioni di vita e dell’inquinamento presenti nei paesi industrializzati hanno fatto sì che gli alimenti non siano più sufficienti ad assicurare all’organismo sostanze indispensabili (come vitamine, minerali, oligoelementi, aminoacidi, ecc…). Occorre dunque che queste sostanze siano assunte tramite rimedi specifici. Anche per questo è auspicabile un’agricoltura interamente biologica ed il ricorso alle energie naturali e rinnovabili, questo abbatterebbe il livello di inquinamento migliorando la qualità dei cibi ed il loro effetto benefico sulla salute. All’origine delle malattie legate al benessere (obesità, diabete, cancro, depressione) c’è infatti uno squilibrio nutrizionale. Anche l’oligoterapia mira a correggere gli squilibri alimentari, prevede una cura con microquantità di oligoelementi (rame, cobalto, manganese, ed altri) in soluzione (gluconata) facilmente assimilabile. L’ecologia clinica invece studia soprattutto le intolleranze alimentari e le allergie.
COME FUNZIONA: le sostanze contenute nei cibi producono sull’organismo effetti complessi, che possono condizionare la nostra salute a livello fisico e mentale. I carboidrati contenuti in pasta e dolci, per esempio, facilitano la secrezione di serotonina, un ormone rilassante. L’alimentazione può influire su molte malattie croniche, come la cefalea, i reumatismi, l’ansia, ecc…. In alcuni casi i responsabili sono le intolleranze alimentari o carenze vitaminico – minerali.
CHE COSA CURA: le terapie nutrizionali hanno un valore soprattutto preventivo. Sono utili per malattie dell’apparato digerente (coliti, gastriti), intolleranze alimentari, disturbi del metabolismo (sovrappeso, diabete), certe allergie e disturbi del sistema nervoso (insonnia, ansia, cefalea) e poi per stress, gravidanza, sport agonistico, fumo, menopausa, carenze nutrizionali da diete scorrette.
LA VISITA: comprende un’anamnesi che verte sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita del paziente, si può ricorrere ai test del mineralogramma ed a quelli sulle intolleranze alimentari.
LA CURA E L’AUTOCURA: oltre a suggerire un’alimentazione corretta, il nutrizionista potrà prescrivere supplementi alimentari vitaminico – minerali, ricavati in genere da fonti naturali. L’offerta di integratori è in costante crescita, ma i consumatori non hanno abbastanza informazioni sul loro uso per poter scegliere da soli. Ma è giusto ricorrere all’autocura? E in quali casi è davvero utile? Vitamine e minerali ad alte dosi sono dei veri e propri farmaci, sarebbe meglio che fosse uno specialista a prescriverli. Bisogna fare molta attenzione ai prodotti da supermercato e da farmacia, alla qualità, verificare gli ingredienti sull’etichetta, le modalità di conservazione, d’uso, le quantità, la frequenza, la durata della cura, le eventuali allergie ed intolleranze agli eccipienti contenuti, la provenienza delle materie prime, gli effetti incrociati negativi dei vari ingredienti, i possibili effetti collaterali, ecc…
A CHI RIVOLGERSI: omeopati, naturopati, pediatri e medici tradizionali possono dare indicazioni nutrizionali; tuttavia in Italia esistono specialisti in Scienza dell’Alimentazione e un’Associazione di Biologi Nutrizionisti autorizzati a consigliare diete nell’ambito delle strutture sanitarie.