Articolo redatto da Ida Ferrari naturopata specializzata in igienismo,kinesiologia e terapia craniosacrale – Presidente uscente dell’U.NA
e-mail: idaferrari@tiscali.it
La naturopatia come approccio consapevole alla salute
Gli operatori delle Arti per la Salute:una risorsa sostenibile e di valore.
Questa affermazione è stata ripresa dall’ ultimo Convegno dell’OMS
( Organizzazione Mondiale della Sanità del 16 maggio 2002)
In particolare vi vorrei parlare di una di queste realtà in un momento in cui in tutta Italia si è riacceso l’interesse attorno a queste figure definite “non mediche” o “non sanitarie” per distinguerle dalle figure che sono già normate dalla Legge italiana.
Vi è una crescente consapevolezza che la capacità di guarire è una potenzialità innata dell’uomo:sia di guarire sé stesso sia di aiutare altri a farlo.
E’ importante sapere che la malattia può avere origine a molti livelli della nostra anatomia multidimensionale e non solo a livello fisico.Anche se vi sono molte cause esterne di malattia(batteri,virus,inquinamenti ambientali,agenti cancerogeni)queste hanno meno probabilità di intaccare l’organismo di persone che sono in buone condizioni di salute fisica e mentale;il concetto chiave del sistema di difesa del corpo ci dice che la malattia è una combinazione sia di fattori interni che esterni e quelli interni sono molto più importanti di quanto correntemente si riconosca.
Questi fattori interni non sono puramente psico-chimici ma anche energetici,coinvolgendo l’ambito spirituale.
Naturopatia è un termine che deriva da “pathos” che significa “sia malattia che empatia con la natura” ed è in questa seconda accezione che vogliamo usarla noi
BREVE STORIA DELLA NATUROPATIA
Le radici filosofiche e storiche della Naturopatia si possono trovare sin nelle antiche Scuole di medicina di Ippocrate (400 a.C.): “Vis medicatrix naturae” era il concetto espresso e cioè il potere curativo della Natura per indicare la capacità innata del corpo di autoguarirsi.
La Naturopatia è sia uno stile di vita ,sia un modo di concepire la guarigione
.Il termine “Naturopatia” venne coniato dal dott.John Scheel di New York per descrivere i suoi metodi di cura, ma esistevano già dei precursori di queste concezioni nella storia delle terapie naturali sia in America che in Europa( vedi Just, Kneipp etc.): Benedict Lust (i cui insegnamenti e capacità organizzative diedero vita e diffusione alla Naturopatia negli Stati Uniti) iniziò a usare il termine “Naturopatia” nel 1902 per definire la raccolta di teorie nel campo naturopatico che, secondo lui, avrebbe rappresentato il futuro ambito della medicina naturale.
Gli ambiti di intervento e i paradigmi usati sono quindi, come detto sopra, molto vari.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (fondata nel 1948) nella relazione della Conferenza Internazionale di Alma Ata (risalente ancora al 1978) auspica che vi sia una collaborazione tra i vari tipi di medicine e propone l’istituzione di Centri di Ricerca (Centri 2000), di studio e di confronto tra le varie metodiche naturali, alternative, tradizionali, non convenzionali etc. (Attualmente sono stati già creati più di 30 centri).. In uno studio effettuato dalla stessa OMS risulta che il 70 % della popolazione mondiale si cura di fatto con queste metodiche.
Nelle ultime linee guida del suo piano quinquennale del 16 maggio 2002,l’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla Medicina Tradizionale,Complementare ed alternativa definisce gli operatori della salute non medici presenti sul territorio “una risorsa sostenibile e di valore” per tutti i paesi del mondo.Precisa anche che la collaborazione tra operatori convenzionali e non contribuisce a creare sistemi di salute più pratici, efficaci e culturalmente accettabili.
Noi aggiungiamo che ci può essere anche un notevole risparmio sulla spesa sanitaria.
I sondaggi effettuati in vari Stati membri dell’Unione europea danno delle percentuali dal 20 al 50% della popolazione europea. In Europa coesistono due tipi di concezioni completamente opposte.
La prima ritiene che solo il corpo medico (i medici) può fornire cure sanitarie (ad eccezione di alcune figure alle quali è consentito praticare determinati atti medici o paramedici); al di fuori di questi casi vi è esercizio abusivo della professione medica. La seconda, predominante soprattutto nei paesi del Nord Europa (per es. in Inghilterra) adotta l’approccio opposto: chiunque desideri può praticare cure salutari purchè non usi il titolo di dottore in medicina(ma taluni atti sono riservati ai medici). Questa situazione però, in assenza di riconoscimento giuridico e professionale, non protegge nè i terapeuti seri, né gli utenti: solo nel Regno Unito si sono riconosciute delle Associazioni (Registri) che si fanno garanti per i professionisti a loro associati ( per es.Ostheopaths Act).
Nei Paesi Bassi è stata adottata nel novembre 1993 una Legge relativa alle professioni del settore delle cure mediche individuali. In linea di principio essa autorizza chiunque ad esercitare la prassi medica.
La legge enumera tuttavia gli atti riservati e cioè che possono essere praticati solamente da terapeuti autorizzati. Inoltre introduce la disposizione penale che chiunque nuoce alla salute di un individuo è passabile di una pena.
In Germania la libertà di cura esiste dal1873 e la professione di Hilpraktiker (medico pratico) è riconosciuta dal 1939; non è richiesta una formazione specifica ma il superamento di un esame (in cui vi sono molte domande di conoscenze di carattere medico), un periodo di praticantato e l’ iscrizione ad un Registro professionale.
In Danimarca e Svezia medici e non medici possono esercitare le medicine non convenzionali entro certi limiti fissati dalla legge (L. del 14 maggi 1970 e L. n° 409 del 1960). Per esempio la chiropratica è riconosciuta come professione sanitaria in Danimarca, in Svezia e in Finlandia.Quindi in Europa vi è una varietà di situazioni e a seconda degli Stati alcune professioni del non Convenzionale sono più tutelate di altre.
In Ungheria è stata approvata una Legge nel 1997 che riconosce le discipline non convenzionali o naturali e prevede tre tipi di figure tra le quali anche il naturopata.
In Italia, nonostante la Costituzione reciti: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” (ART.32 ) e quindi lasciando intendere che ogni cittadino abbia la possibilità di curarsi, di fatto lo Stato attualmente si fa garante di una sola forma di medicina e non offre tutela a chi sceglie di seguire strade diverse.
Finora la difesa degli operatori non medici si è basata sul corpus legislativo attuale utilizzando varie fonti e cioè norme fondamentali riguardanti la disciplina della tutela della salute, di diritto del cittadino al lavoro, norme di orientamento comunitario e sentenze dei vari organi dello Stato Italiano nonchè sulla seria preparazione degli operatori.
Inoltre, come abbiamo già visto sopra, l’esistenza di approcci e legislazioni diverse negli Stati membri dell’Unione Europea comporta un trattamento differenziato e non paritario dei cittadini europei (in uno stato si è legalmente autorizzati nell’altro denunciati) e ciò è in contrasto ai principi del trattato di Roma e della libertà di circolazione.
In questo momento sci sono proposte Legislative sia in Parlamento(XII Commissione della Camera – Proposta Lucchese) sia nelle singole Regioni(Piemonte,Lombardia,Friuli,Veneto per citarne alcune)
I Naturopati si propongono come nuove figure che si sono formate in Scuole private non essendoci nell’ente pubblico spazio per questa nuova domanda di salute da parte delle persone.
La formazione è triennale,quadriennale a seconda delle Scuole e comprende una serie di materie propedeutiche tra cui Anatomia,Fisiologia,Chimica,Biochimica,Alimentazione ed un’altra serie di materie professionalizzanti.Esempi di discipline utilizzate : Principi naturopatici,Medicina tradizionale cinese, Igienismo, Riflessologie,,Fiori di Bach ed altri come Himalayani,californiani,Fiori Italiani,aromaterapia,kinesiologia,strumentazione come il Vega test ed altre che permettono di trovare lo stress in relazione all’ambiente dove si vive e in relazione ai cibi.
Vi è tutta una serie di discipline che servono per effettuare un’analisi molto accurata della costituzione ,del terreno e del vissuto della persona come l’Iridologia,l’analisi somatica,posturale ,la fisiognomica,i test muscolari,la storia della persona e dei suoi disturbi,l’analisi del piede,l’uso di strumentazione come il Vega test ed altri.
Il Naturopata è quindi quell’ operatore che è in grado di applicare più di una disciplina e la sa integrare.
I naturopati sono principalmente degli educatori alla salute che instaurano un rapporto di collaborazione attiva tenendo sempre in considerazione l’innata capacità di autoguarigione dell’individuo.
L’obiettivo principale è quello di diffondere un concetto generale di educazione alla salute, responsabilizzando l’individuo al rispetto e alla salvaguardia della propria salute avendo come base i seguenti principi:
– il rispetto della vita
– la conservazione dell’equilibrio energetico degli esseri viventi
– la consapevolezza che il loro operato agisce sull’essere vivente nella sua globalità di corpo mente spirito e quindi usando metodiche che rispettano l’intrinseca qualità vitale della persona
L’operatore ha lo scopo di aiutare l’individuo a conservare o ritrovare il proprio equilibrio energetico: fisico, mentale e spirituale al fine di, avere autonomia e libertà nelle scelte della propria vita attraverso:
1) Far conoscere all’individuo le vie più consone per vivere la vita in sintonia con le sue leggi (stili di vita, alimentazione, relazioni con l’ambiente e con gli altri ecc…)
2) Promuovere la partecipazione attiva della persona al suo processo di auto-guarigione non delegando ad altri l’autogestione della propria salute.
Promuovere una cultura di rispetto degli esseri viventi attraverso l’insegnamento collettivo delle discipline energetiche.
3) Promuovere una cultura che ridia il senso dello stare insieme e che valorizzi le capacità di ognuno.
4) Promuovere la consapevolezza che ogni individuo ha uno scopo preciso da raggiungere e un compito ben definito da svolgere.
5) Favorire la libertà di scelta terapeutica basata su una corretta conoscenza e informazione diffondere a tutti i livelli sociali, una cultura che insegni all’uomo l’auto-tutela della propria salute sviluppando il vero concetto di prevenzione.
Quando e come scegliere di andare da un Naturopata
La Naturopatia lavora molto bene su tutti gli squilibri del terreno e della costituzione,quando non vi sono ancora alterazioni anatomiche.
Per esempio hanno tratto grandi benefici attraverso un percorso naturopatico persone che per anni soffrivano di mal di testa,stitichezza,gonfiori,addominali,stress,ansia anche se il Naturopata non lavora sul sintomo ma lo utilizza come guida per sostenere la persona nel suo percorso verso il benessere e la salute.
Il vantaggio di questo lavoro,a volte non breve, è quello di stare bene e non di tamponare un disagio come spesso avviene nella medicina tradizionale.
Come scegliere a quale Naturopata rivolgersi
Qui la risposta non è facile:un buon Naturopata dovrebbe aver acquisito nella sua formazione,vari tipi di discipline che gli permettono di sostenere e consigliare la persona su vari piani:fisico,emotivo,aiuto al cambiamento di attitudini,modelli.
Per esempio se ho dei problemi di ansietà,solitudine,dubbi potrei rivolgermi ad un terapeuta che conosce i Fiori di Bach o altri Fiori;se sento di aver bisogno di una disintossicazione ad un Naturopata che conosca l’igienismo ,ben sapendo comunque che tutto può influire su tutto e quindi il sintomo è solo un segnale di disagio,cioè qualcosa che non va da qualche parte e il mio corpo me lo segnala.Spesso occorre agire su più livelli per riportarci in equilibrio e poter nuovamente godere della vita!
Le Associazioni più serie verificano la formazione e la professionalità dei loro operatori e forniscono i nominativi a chi ne fa richiesta.
E’ importante verificare che il Vostro terapeuta abbia fatto delle scuole serie ed esponga nel suo studio gli attestati conseguiti;deve darvi tutte le spiegazioni che chiedete sia in merito alle discipline utilizzate sia concordare con Voi la strada da seguire per ritrovare il vostro benessere e sostenervi durante questo percorso.Non si sostituisce a voi nelle vostre scelte ma vi fornisce gli strumenti culturali affinché possiate occuparvi di Voi stessi con consapevolezza.
PRINCIPI FILOSOFICI E PRATICA DELLA DISCIPLINA
La filosofia della Naturopatia è quindi anche a tuttoggi
favorire il potere curativo della natura, ricorrendo agli interventi meno invasivi per ottenere l’effetto terapeutico desiderato
questo spiega la molteplicità e varietà degli interventi naturopatici.
Un secondo principio è quello della partecipazione attiva della persona al suo processo di guarigione attraverso una auto-educazione a regole di vita sane,nuove abitudini e nuovi atteggiamenti mentali.
Non si interviene quindi sul sintomo, ma si cerca di comprenderne il messaggio e di arrivare alla causa del mal-essere; la salute non è quindi solamente assenza di malattia ma uno “stato dinamico vitale cioè di completo ben-essere fisico, mentale e sociale” (definizione della OMS)
a cui è stato aggiunto in seguito spirituale, che permette alla persona di star bene e di interagire positivamente e in modo costruttivo con l’ambiente circostante.
Per chi vuole saperne di più
BIBLIOGRAFIA
Rimedi semplici e naturali di Paolo Pigozzi Ed.Demetra
Il grande libro delle terapie naturali di Paolo Pigozzi Ed demetra
Secondo natura di Phillis Ed. Longanesi
Vivi con gli agenti naturali di Luigi Costacurta Ed medicina naturale
Il cibo che cura di Paolo Pigozzi Ed.Demetra
Tisane delicate e salutari ed.Demetra
Guida all’omeopatia per la famiglia di Alan Horvilleur Ed.Tecniche nuove
Manuale pratico di moxa di Yves Réquéna Ed.Red
Antibiotici naturali di Petra Neumayer Ed.Red
Amare è lasciar andare la paura di Gerald Jampolsky Ed.Macro Essere liberi
Tutto è uno di Michael Talbot ed Urra
Molecole di emozioni di Candace Pert Ed.Corbaccio
La forza di Stuart Wilde Ed. Macro
Malattia e destino di T. Dethlefsen Ed. Mediterranee
Ascolta il tuo corpo di Lise Bourbeau Ed. Amrita
Ogni sintomo è un messaggio di Claudia Rainville Ed. Amrita
Manuale del guerriero della luce di Palpo Choelo Ed.asSaggi Bompiani
L’arte della vitalità di Roy Martina Ed Tecniche nuove
Guarire con i perché di Robin Norwoord Ed.Feltrinelli
Guarire con la visualizzazione di Gerald Epstein Ed.Sperling &Kuipfer
Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes Ed.Frassinelli
Fiori di Bach – Una chiave per l’anima di Mechthild Scheffer Ed. Tea
RIVISTE
Aam terranova via Ponte di mezzo 1
50127 Firenze cc postale 12241501 Euro 30,98 – abbonamenti@aamterranuova.it
Macro Edizioni – www.macroedizioni.it
Il Giardino dei libri – www.ilgiardinodeilibri.it
Siti web
www.buonpernoi.it
www.lifegate.it
www.unionenaturopati.com
www.mondobiologicoitaliano.it
www.aifep.it
www.shiatsupalombini.it
www.yogaitalia.com
www.firp.it
www.fis.it
www.fnss.it
www.itcca.it
www.registroitalianofloriterapeuti.it
LA STORIA DELL’UNIONE NATUROPATI – U.NA
Riassumiamo brevemente i fatti che hanno portato alla formazione dell’U.NA.
Nel 1993 vi furono varie riunioni presso la sede del C.N.E.L. di Roma dove si era costituito un tavolo di confronto ,nell’ambito del monitoraggio sulle nuove professioni, tra i vari rappresentanti delle cosiddette medicine alternative o dolci o naturali o non-convenzionali. Dopo alcune riunioni generali si decise di proseguire i lavori in tavoli separati: ogni settore cercava di far ordine al proprio interno e con l’idea di ritrovarsi successivamente ad un tavolo comune.
Venne costituito il tavolo della Naturopatia tra quanti si riconoscevano in quell’ambito e dopo circa un anno di lavoro in comune, viste le difficoltà di proseguire insieme, un gruppo (che poi diventerà il fondatore dell’U.NA) prosegue separatamente il lavoro intrapreso, utilizzando in parte anche il materiale già elaborato, cercando di confrontare ulteriormente le varie posizioni.
Nel Novembre 1995 venne stilato e sottoscritto l’Atto Costitutivo dell’U.NA; si prosegue il lavoro di stesura e completamento del Codice deontologico e dello Statuto.
Si delinea una definizione ed un iter formativo del Naturopata: una figura professionale che abbia delle linee comuni e che però tenga conto anche delle diversità e specificità degli approcci naturopatici.
L’Unione Naturopati viene presentata al pubblico per la prima volta durante una conferenza stampa a Milano nel giugno 1996.
Partecipano alla sua formazione i rappresentanti di Scuole e Associazioni che erano già censite presso il CNEL ed erano presenti ai lavori del coordinamento; molte di loro operavano nel settore da anni iniziando la formazione con corsi brevi per poi strutturarsi in vere e proprie Scuole di formazione naturopatica.
In questi anni oltrechè essere stata socia fondatrice della I.A.S.(Interassociazione Arti per la Salute) ha costantemente lavorato per la unificazione del settore partecipando ad innumerevoli riunioni, convegni e coordinamenti volti a cercare dei criteri che unificassero la formazione e la professionalità degli operatori,cercando nel contempo di operare per una sempre maggior qualificazione dei propri iscritti organizzando la formazione permanente per gli stessi.
L’Associazione ha poi cercato anche una intesa in ambito comunitario ed europeo ed ha trovato una importante collaborazione.
Nel 2002 l’U.NA è accolta dalla K.E.H. Associazione Internazionale di Naturopatia che raggruppa le principali associazioni d’Europa e del Regno Unito con la quale sta collaborando alla stesura di una figura comune e di un iter formativo concordato.
Nel 2003 la K.E.H. ha deciso nell’ultimo direttivo di cambiare la sua denominazione in F.E.N. e cioè Federazione Europea per la Naturopatia dando un chiaro segnale di volersi integrare con i colleghi europei.
L’U.NA all’interno di questa collaborazione è stata per l’Italia ospite d’onore al Congresso delle Associazioni Europee che si è svolto nel maggio 2003 a Dusseldorf in Germania.
ARTI PER LA SALUTE
Successivamente ci si è di nuovo riuniti con le altre categorie fondando la I.A.S. -Interassociazione Arti per la Salute di cui fanno parte operatori schiatsu, riflessologi, bioterapeuti, insegnanti di yoga, naturopati, kinesiologi, Scuole Di Formazione.
L’UNIONE NATUROPATI aderisce quindi all’INTERASSOCIAZIONE ARTI PER LA SALUTE – I.A.S. di cui condivide gli scopi e le finalità.
Gli scopi che ci accomunano e che chiediamo siano contemplati dal Legislatore sono quelli di:
*Diffondere questo tipo di atteggiamento nei confronti della salute e del ben-essere come stile di vita e modo di vivere
*Promuovere la tutela del diritto alla libertà di scelta terapeutica richiamandosi ai principi costituzionali e internazionali.
*Porsi come punto di riferimento sociale e culturale nei confronti sia di persone private che di altre organizzazioni che perseguono le stesse finalità e condividono questa “passione” per la Naturopatia e le tecniche delle Arti per la Salute: come competenti nel nostro settore.
*Confrontarsi anche con tutte le istituzioni,gli enti pubblici o privati,sia scientifici che economici che si occupano di problemi ecologici,della salute,sociali e di ricerca
*Divulgare e favorire lo scambio di informazioni tutti gli operatori della salute
*Tutelare l’utenza attraverso una formazione seria, di cui le Associazioni si fanno garanti, degli operator i non medici.