Alimentazione campagnola anni ’50

Alimentazione campagnola anni ’50

ALIMENTAZIONE IN ALCUNE CASE COLONICHE NELTERRITORIO DELLA PARROCCHIA DI RAMAZZANO PG ANNI1945/1950 SECONDO ESPERIENZA PERSONALE EQUALIFICATE FONTI A CONFERMALa esposizione segue un ordine che corrisponde alla importanza efrequenza dei preparati.Centrale nelle narrazioni è “l’erba” come risorsa troppo usata e conscarso condimento. Per questo l’erba è qui trattata subito dopo la tortasul testo, il veicolo che la rendeva accettabile e assimilabile.Manca il piatto di maggior soddisfazione, la pasta fatta in casa,tagliatelle ossia tagliolini non sottili, con ragù e formaggio. Le tagliatelle erano sontuose, destinate con il successivo benessere adivenire un classico insieme a secondi di carne.Ma prima del forte benessere la minestra col battuto, i fagioli o gli altrilegumi, permettevano di contenere il consumo della carne ed evitavanoquasi del tutto l’uso di generi da acquistare come il formaggio. Ognipreparato di carne, interiora o pezzi di pollo principalmente, dava luogonel quotidiano a porzioni minime consumate con rilevanti pezzi di tortao di pane. Una minestra condita con abbondante formaggio rimanevanella memoria di chi veniva ospitato nelle riunioni di scambievole manod’opera tra vicini

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